A 28 anni può dirsi nel pieno della maturità e ora che si avvia a percorrere l’ultimo decennio, se non meno, della sua carriera Hernanes vuole capire cosa fare del suo futuro: il Profeta della Lazio, acquistato con un’ottima intuizione da Claudio Lotito nel 2010 per 13,5 milioni di euro dal San Paolo, ha un contratto in scadenza nel 2015 e non pare che in agenda siano fissati appuntamenti per parlare di rinnovo. Il suo agente Joseph Lee non si sbottona e non intende straparlare asserendo di avere troppo rispetto per il club biancoceleste per commettere qualsiasi imprudenza, in fondo però il brasiliano ha in mente tre obiettivi a partire da luglio prossimo: giocare la Champions League, guadagnare di più e, soprattutto, fare una stagione da protagonista per esserci ai Mondiali brasiliani del 2014.
Viste le sue qualità non dovrebbe essere un’impresa ardua trovare una squadra capace di garantirgli tutte le pretese che si è proposto ma il mercato non è così semplice e nel caso di Hernanes i motivi sono due: la sua incostanza che ha contraddistinto più che mai il rendimento degli ultimi mesi e il prezzo fissato da Claudio Lotito al suo cartellino. Nel primo caso dipenderà da lui: fino a fine 2012 il Profeta aveva realizzato 8 gol conducendo la Lazio nelle zone alte della classifica e in vetta nel girone di Europa League, nel 2013 l’involuzione; appena 2 gol in campionato (uno su rigore a Palermo, un altro nel derby in cui però ha anche sbagliato un penalty e causatone uno a favore della Roma) e una doppietta a gennaio in Coppa Italia, troppo poco viste le 21 partite disputate.
Per Vladimir Petkovic, allenatore della Lazio, è un elemento imprescindibile (ha già giocato 47 partite nonostante il trauma cranico e rispettivo caschetto), ma ormai nella Capitale tutti sanno quanto sia altalenante il suo rendimento, eclissandosi per tratti della stagione quando non nel corso della partita stessa. Mancano sei partite di campionato per dimostrare la pasta di cui è fatto più una finale di Coppa Italia al cardiopalmo contro la Roma, sette gare per capire se davvero i suoi ammiratori vorranno sferrare un assalto decisivo per arrivare a lui: già l’anno scorso il Tottenham aveva offerto 24 milioni di euro, con le picche annesse di Lotito, non è detto che quest’anno gli Hotspurs non ci riprovano. Anche il Manchester City ha fatto la sua offerta (18 milioni + John Guidetti) e non sembra soddisfare le richieste della Lazio.
In Italia la Juve e il Milan, in Spagna l’Atletico Madrid, ma la bottega gara lotitiana spesso fa desistere gli acquirenti. Perché sciolto il nodo del prezzo del cartellino, sull’ingaggio per Hernanes gli sforzi non dovrebbero essere enormi: attualmente guadagna circa 1,8 milioni di euro, cifra che dopo tre anni potrebbe anche essere ritoccata verso l’alto (dalla Lazio) vista la dimensione del giocatore. Il Profeta è infatti un pallino di Felipe Scolari, ct del Brasile, che lo ha anche convocato e fatto giocare nelle ultime amichevoli dei verdeoro contro Italia e Russia; un motivo in più per lui per essere ottimista in vista del Mondiale casalingo di l’anno prossimo, a patto però che torni a giocare come lui sa fare. Poi in estate antenne sintonizzate su radio mercato, per Hernanes è arrivato il momento di diventare definitivamente grande.
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